L'Arcidiocesi nel XX secolo
La strutturazione dell'Arcidiocesi di Zagabria in quindici arcidiaconati fu confermata dal primo Sinodo dell'Arcidiocesi di Zagabria nel 1925, il quale confermò i decanati esistenti e ne creò di nuovi. Questo processo fu completato dall'arcivescovo Alojzije Stepinac il 4 luglio 1943, quando fondò cinque parrocchie ai piedi del monte Medvednica, da Šestine a Granešina, il nuovo decanato di Remete all’interno dell'arcidiaconato della cattedrale, nonché il nuovo decanato di Varaždinske toplice che egli aggregò all'arcidiaconato di Varaždin, mentre le parrocchie di Remetinec, Mađarevo, Ljubešica e Svibovec furono staccate dall'arcidiaconato di Kalnik.
Qualche tempo dopo, il 31 maggio 1979, l’arcivescovo Franjo Kuharić emanò un decreto con il quale univa i decanati di Jasenovac e di Kostajnica in un nuovo decanato, quello di Dubica; nello stesso tempo l’arcidiaconato di Dubica, che aveva solo quei due piccoli diaconati, fu unito a quello di Gora prendendo il nome di arcidiaconato di Gora-Dubica. Due anni dopo egli fece lo stesso con il piccolo arcidiaconato di Vrbovec (de Urbocz) che aveva solo 14 parrocchie organizzate in due piccoli decanati, mentre a seguito di un altro decreto del 9 ottobre 1981 egli unì l'arcidiaconato di Vrbovec (de Urbocz) con quello di Zagorje, costituendone in questo modo uno nuovo chiamato Arcidiaconato di Zagorje (Zagorje e Vrbovec).
Questa unione di arcidiaconati di Gora e di Dubica e di Zagorje e Vrbovec in un solo arcidiaconato fu contrassegnato nei documenti ufficiali, così che l’Arcidiocesi di Zagabria, in quel tempo, aveva 13 arcidiaconati.
Durante la Seconda guerra Mondiale e nel dopoguerra, l’Arcidiocesi di Zagabria soffrì grandi perdite umane e danni materiali. Furono uccisi 71 sacerdoti, 7 seminaristi, maggiori e minori, nonché 10 religiose. Nei campi di lavoro espiarono pene di condanna al carcere duro 155 sacerdoti, dei quali 24 furono espulsi dal Paese. Sono noti 32 casi di azione violenta nei confronti di sacerdoti, nonché 102 luoghi nel territorio dell'Arcidiocesi di Zagabria, dove avvennero eccidi di cattolici dopo la Seconda guerra Mondiale (cfr. S. Kožul, Martirologij, Zagabria 1998, pag. 7). Furono distrutte, devastate o danneggiate oltre 250 chiese e cappelle cattoliche.
Nel corso della Guerra per la Patria, è stato distrutto un numero ancora maggiore di edifici sacri. Sono stati devastati o danneggiati edifici sacri in 463 località dell'Arcidiocesi di Zagabria: 340 edifici, 93 crocifissi e sono stati devastati 30 cimiteri.
L’Arcidiocesi di Zagabria, sebbene incatenata dalle autorità totalitarie comuniste, mantenne la propria libertà e organizzò ebbe numerose celebrazioni, quali quelle del 1971 e del 1984 a Marija Bistrica (Congresso mariano e mariologico, NEK). L’Arcidiocesi di Zagabria ha celebrato il 900° anniversario dalla sua fondazione. In tale occasione, i fedeli della Chiesa di Zagabria e di tutta la Croazia hanno ricevuto la visita di Giovanni Paolo, il 10 e l’11 settembre 1994. Nella Messa presieduta dal Papa hanno partecipato circa un milione di pellegrini croati.
Questa è stata la più grande adunanza religiosa mai tenuta in Croazia. Alla fine dello stesso anno, dal 3 al 5 novembre 1994 a Zagabria si è tenuto un convegno su Zagabria e l'Arcidiocesi di Zagabria. I discorsi pronunciati in occasione di tale convegno sono stati pubblicati in una miscellanea dedicata al cardinale e arcivescovo Franjo Kuharić.
Lo schematismo dell'arcidiocesi di Zagabria del 1996 riporta che l'arcidiocesi era divisa in 13 arcidiaconati con 45 decanati e 473 parrocchie. I sacerdoti diocesani guidavano 419 parrocchie, mentre quelli regolari ne guidavano 54. 458 sacerdoti erano impegnati nella pastorale, 78 in altri servizi, e 16 al di fuori dell’Arcidiocesi, nonché 60 a riposo, per un totale di 612 sacerdoti incardinati nell’Arcidiocesi di Zagabria. Nell’Arcidiocesi di Zagabria, in quell’anno, operavano 84 religiosi nella pastorale e 258 nei conventi, per un totale di 342, nonché 1.736 suore.
In Arcidiocesi operavano 459 insegnanti di religione, tra cui 181 suore e 278 laici. Nell'anno scolastico 1995/1996, alla Facoltà di teologia dell'Università di Zagabria erano iscritti 493 studenti, dei quali 114 candidati al sacerdozio, 100 candidati al sacerdozio appartenenti a ordini religiosi, 14 suore e 265 dei laici. Accanto all'arcivescovo e cardinale Franjo Kuharić operavano tre vescovi ausiliari: Đuro Kokša (dal 1978), Juraj Jezerinac (dal 1991) e Marko Culej (dal 1992).
Sul territorio dell’allora dell'Arcidiocesi di Zagabria, nel 1997 la Santa Sede ha fondato la Diocesi di Požega con sede a Požega, e la Diocesi di Varaždin con sede a Varaždin. Nel 2009 la Santa Sede ha nuovamente istituito la Diocesi di Sisak con sede a Sisak, e fondato la Diocesi di Bjelovar-Križevci con sede a Bjelovar.
Alla Diocesi di Požega furono assegnate le parrocchie appartenenti ai Decanati di Požega, Virovitica, Našice, Nova Kapela e Pakrac, nonché le parrocchie di Jasenovac, Krapje e Lonja, Vaška, Gušće i Svetačje, nonché le tre parrocchie menzionate del Decanato di Dubica nell’Arcidiaconato di Gora-Dubica. Il confine si trova sul fiume Ilova, ovvero sul confine storico tra l’antico Regno di Croazia e quello di Slavonia.
Alla Diocesi di Varaždin furono aggregate tutte le parrocchie dei Decanati di Varaždin inferiore, Varaždin superiore, Bednja, Međimurje inferiore, Međimurje superiore, Đurđevac, Koprivnica e Virje. I decanati di Varaždin, Bekšin e Komarnica, nonché il decanato di Bednjan appartenente all’arcidiaconato di Zagorje.
Alla diocesi di Požega furono passate 85 parrocchie della porzione slavona del territorio di allora dell'Arcidiocesi di Zagabria, mentre entrarono a far parte della diocesi di Varaždin 96 parrocchie della porzione del Međimurje, dello Zagorje e della Podravina dell'Arcidiocesi di Zagabria. Diventarono primi vescovi delle nuove diocesi sacerdoti che fino ad allora avevano svolto il proprio servizio nell’Arcidiocesi di Zagabria, vale a dire Antun Škvorčević a Požega e Marko Culej a Varaždin. Anche a Zagabria si registrarono dei cambiamenti.
Per raggiunti limiti di età si dimise il cardinal Franjo Kuharić, e quale nuovo arcivescovo fu nominato il vescovo di Veglia (Krk) uscente mons. Josip Bozanić. Tutti questi cambiamenti avvennero nel primo dei tre anni di preparazione all'entrata nel nuovo millennio cristiano.
Papa Giovanni Paolo II ha visitato la Croazia una seconda volta, tran il 2 e il 4 ottobre 1998. In tale occasione, durante una solenne celebrazione eucaristica presso il santuario di Marija Bistrica, egli ha beatificato l'arcivescovo di Zagabria, cardinal Alojzije Stepinac.
Con decreto dell'arcivescovo di Zagabria Josip Bozanić dell'8 maggio 2001, furono dati nuovi nomi agli arcidiaconati e ai decanati già esistenti, mantenendo così la continuità storica, e tutelando le città più grandi e le altre località di quel territorio. Furono fatte solo piccole correzioni dei confini, giacché l'Arcidiocesi di Zagabria aveva dei nuovi confini dopo la fondazione delle diocesi di Požega e Varaždin.
Dal 1997 al 2009, l'arcidiocesi di Zagabria aveva 7 arcidiaconati con i seguenti decanati:
All’Arcidiaconato cattedrale appartenevano i decanati di Gornji grad, Maksimir-Trnje, Trešnjevka, Kustošija, Novi Zagreb, Remete, Resnik, Sesvete-Vugrovec.
All’Arcidiaconato di Bjelovar-Kalnik appartenevano i decanati di Bjelovar, Križevci, Vrbovec-Cirkva, Zelina.
All’Arcidiaconato di Čazma-Moslavina appartenevano i decanati di Čazma-Ivanićgrad, Dugo Selo, Garešnica, Kutina.
All’Arcidiaconato di Karlovac-Gorica appartenevano i decanati di Karlovac, Duga Resa-Mrežnica, Jastrebarsko, Ozalj-Lipnica.
All’Arcidiaconato di Sisak-Gora appartenevano i decanati di Sisak, Dubica-Kostajnica, Glina-Petrinja.
All’Arcidiaconato di Turopolje appartenevano i decanati di Velika Gorica-Odra, Pokupsko-Vukomerec, Samobor-Okić, Sveta Nedelja.
All’Arcidiaconato di Zagorje appartenevano i decanati di Krapina, Stubica, Tuhelj-Pregrada, Zaprešić, Zlatar-Belec.
Il nuovo decanato di Vrbovec-Cirkva alla fine non ha continuato a esistere nella sua nuova forma, bensì dal 2002 è stato suddiviso in due decanati, quelli di Cirkva e di Vrbovec. Una cosa simile è avvenuta con il decanato di Čazma-Ivanićgrad che alla fine è stato diviso in due decanati, quelli di Čazma e di Ivanićgrad, come era stato deciso in occasione del Sinodo del 1925. Di conseguenza, alla fine sono nati e rimasti 34 decanati suddivisi nei seguenti arcidiaconati:
l’Arcidiaconato cattedrale con 8 decanati, l’Arcidiaconato di Bjelovar-Kalnik con 5 decanati, l’Arcidiaconato di Čazma-Moslavina con 5 decanati - è stato infatti fondato il nuovo Decanato di Dugo Selo che si è aggiunto a quell'arcidiaconato, l’Arcidiaconato di Karlovac-Gorica con 4 decanati, l’Arcidiaconato di Sisak-Gora con 3 decanati, l’Arcidiaconato di Turopolje con 4 decanati, e l’Arcidiaconato di Zagorje con 5 decanati, giacché gli sono aggiunti due decanati in precedenza appartenenti all'Arcidiaconato cattedrale, vale a dire quelli di Zaprešić (Susedgrad) e di Stubica (SVZN, n°. 3/2001, pagg. 107-112).
Qualche tempo dopo, il 31 maggio 1979, l’arcivescovo Franjo Kuharić emanò un decreto con il quale univa i decanati di Jasenovac e di Kostajnica in un nuovo decanato, quello di Dubica; nello stesso tempo l’arcidiaconato di Dubica, che aveva solo quei due piccoli diaconati, fu unito a quello di Gora prendendo il nome di arcidiaconato di Gora-Dubica. Due anni dopo egli fece lo stesso con il piccolo arcidiaconato di Vrbovec (de Urbocz) che aveva solo 14 parrocchie organizzate in due piccoli decanati, mentre a seguito di un altro decreto del 9 ottobre 1981 egli unì l'arcidiaconato di Vrbovec (de Urbocz) con quello di Zagorje, costituendone in questo modo uno nuovo chiamato Arcidiaconato di Zagorje (Zagorje e Vrbovec).
Questa unione di arcidiaconati di Gora e di Dubica e di Zagorje e Vrbovec in un solo arcidiaconato fu contrassegnato nei documenti ufficiali, così che l’Arcidiocesi di Zagabria, in quel tempo, aveva 13 arcidiaconati.
Durante la Seconda guerra Mondiale e nel dopoguerra, l’Arcidiocesi di Zagabria soffrì grandi perdite umane e danni materiali. Furono uccisi 71 sacerdoti, 7 seminaristi, maggiori e minori, nonché 10 religiose. Nei campi di lavoro espiarono pene di condanna al carcere duro 155 sacerdoti, dei quali 24 furono espulsi dal Paese. Sono noti 32 casi di azione violenta nei confronti di sacerdoti, nonché 102 luoghi nel territorio dell'Arcidiocesi di Zagabria, dove avvennero eccidi di cattolici dopo la Seconda guerra Mondiale (cfr. S. Kožul, Martirologij, Zagabria 1998, pag. 7). Furono distrutte, devastate o danneggiate oltre 250 chiese e cappelle cattoliche.
Nel corso della Guerra per la Patria, è stato distrutto un numero ancora maggiore di edifici sacri. Sono stati devastati o danneggiati edifici sacri in 463 località dell'Arcidiocesi di Zagabria: 340 edifici, 93 crocifissi e sono stati devastati 30 cimiteri.
L’Arcidiocesi di Zagabria, sebbene incatenata dalle autorità totalitarie comuniste, mantenne la propria libertà e organizzò ebbe numerose celebrazioni, quali quelle del 1971 e del 1984 a Marija Bistrica (Congresso mariano e mariologico, NEK). L’Arcidiocesi di Zagabria ha celebrato il 900° anniversario dalla sua fondazione. In tale occasione, i fedeli della Chiesa di Zagabria e di tutta la Croazia hanno ricevuto la visita di Giovanni Paolo, il 10 e l’11 settembre 1994. Nella Messa presieduta dal Papa hanno partecipato circa un milione di pellegrini croati.
Questa è stata la più grande adunanza religiosa mai tenuta in Croazia. Alla fine dello stesso anno, dal 3 al 5 novembre 1994 a Zagabria si è tenuto un convegno su Zagabria e l'Arcidiocesi di Zagabria. I discorsi pronunciati in occasione di tale convegno sono stati pubblicati in una miscellanea dedicata al cardinale e arcivescovo Franjo Kuharić.
Lo schematismo dell'arcidiocesi di Zagabria del 1996 riporta che l'arcidiocesi era divisa in 13 arcidiaconati con 45 decanati e 473 parrocchie. I sacerdoti diocesani guidavano 419 parrocchie, mentre quelli regolari ne guidavano 54. 458 sacerdoti erano impegnati nella pastorale, 78 in altri servizi, e 16 al di fuori dell’Arcidiocesi, nonché 60 a riposo, per un totale di 612 sacerdoti incardinati nell’Arcidiocesi di Zagabria. Nell’Arcidiocesi di Zagabria, in quell’anno, operavano 84 religiosi nella pastorale e 258 nei conventi, per un totale di 342, nonché 1.736 suore.
In Arcidiocesi operavano 459 insegnanti di religione, tra cui 181 suore e 278 laici. Nell'anno scolastico 1995/1996, alla Facoltà di teologia dell'Università di Zagabria erano iscritti 493 studenti, dei quali 114 candidati al sacerdozio, 100 candidati al sacerdozio appartenenti a ordini religiosi, 14 suore e 265 dei laici. Accanto all'arcivescovo e cardinale Franjo Kuharić operavano tre vescovi ausiliari: Đuro Kokša (dal 1978), Juraj Jezerinac (dal 1991) e Marko Culej (dal 1992).
Sul territorio dell’allora dell'Arcidiocesi di Zagabria, nel 1997 la Santa Sede ha fondato la Diocesi di Požega con sede a Požega, e la Diocesi di Varaždin con sede a Varaždin. Nel 2009 la Santa Sede ha nuovamente istituito la Diocesi di Sisak con sede a Sisak, e fondato la Diocesi di Bjelovar-Križevci con sede a Bjelovar.
Alla Diocesi di Požega furono assegnate le parrocchie appartenenti ai Decanati di Požega, Virovitica, Našice, Nova Kapela e Pakrac, nonché le parrocchie di Jasenovac, Krapje e Lonja, Vaška, Gušće i Svetačje, nonché le tre parrocchie menzionate del Decanato di Dubica nell’Arcidiaconato di Gora-Dubica. Il confine si trova sul fiume Ilova, ovvero sul confine storico tra l’antico Regno di Croazia e quello di Slavonia.
Alla Diocesi di Varaždin furono aggregate tutte le parrocchie dei Decanati di Varaždin inferiore, Varaždin superiore, Bednja, Međimurje inferiore, Međimurje superiore, Đurđevac, Koprivnica e Virje. I decanati di Varaždin, Bekšin e Komarnica, nonché il decanato di Bednjan appartenente all’arcidiaconato di Zagorje.
Alla diocesi di Požega furono passate 85 parrocchie della porzione slavona del territorio di allora dell'Arcidiocesi di Zagabria, mentre entrarono a far parte della diocesi di Varaždin 96 parrocchie della porzione del Međimurje, dello Zagorje e della Podravina dell'Arcidiocesi di Zagabria. Diventarono primi vescovi delle nuove diocesi sacerdoti che fino ad allora avevano svolto il proprio servizio nell’Arcidiocesi di Zagabria, vale a dire Antun Škvorčević a Požega e Marko Culej a Varaždin. Anche a Zagabria si registrarono dei cambiamenti.
Per raggiunti limiti di età si dimise il cardinal Franjo Kuharić, e quale nuovo arcivescovo fu nominato il vescovo di Veglia (Krk) uscente mons. Josip Bozanić. Tutti questi cambiamenti avvennero nel primo dei tre anni di preparazione all'entrata nel nuovo millennio cristiano.
Papa Giovanni Paolo II ha visitato la Croazia una seconda volta, tran il 2 e il 4 ottobre 1998. In tale occasione, durante una solenne celebrazione eucaristica presso il santuario di Marija Bistrica, egli ha beatificato l'arcivescovo di Zagabria, cardinal Alojzije Stepinac.
Con decreto dell'arcivescovo di Zagabria Josip Bozanić dell'8 maggio 2001, furono dati nuovi nomi agli arcidiaconati e ai decanati già esistenti, mantenendo così la continuità storica, e tutelando le città più grandi e le altre località di quel territorio. Furono fatte solo piccole correzioni dei confini, giacché l'Arcidiocesi di Zagabria aveva dei nuovi confini dopo la fondazione delle diocesi di Požega e Varaždin.
Dal 1997 al 2009, l'arcidiocesi di Zagabria aveva 7 arcidiaconati con i seguenti decanati:
All’Arcidiaconato cattedrale appartenevano i decanati di Gornji grad, Maksimir-Trnje, Trešnjevka, Kustošija, Novi Zagreb, Remete, Resnik, Sesvete-Vugrovec.
All’Arcidiaconato di Bjelovar-Kalnik appartenevano i decanati di Bjelovar, Križevci, Vrbovec-Cirkva, Zelina.
All’Arcidiaconato di Čazma-Moslavina appartenevano i decanati di Čazma-Ivanićgrad, Dugo Selo, Garešnica, Kutina.
All’Arcidiaconato di Karlovac-Gorica appartenevano i decanati di Karlovac, Duga Resa-Mrežnica, Jastrebarsko, Ozalj-Lipnica.
All’Arcidiaconato di Sisak-Gora appartenevano i decanati di Sisak, Dubica-Kostajnica, Glina-Petrinja.
All’Arcidiaconato di Turopolje appartenevano i decanati di Velika Gorica-Odra, Pokupsko-Vukomerec, Samobor-Okić, Sveta Nedelja.
All’Arcidiaconato di Zagorje appartenevano i decanati di Krapina, Stubica, Tuhelj-Pregrada, Zaprešić, Zlatar-Belec.
Il nuovo decanato di Vrbovec-Cirkva alla fine non ha continuato a esistere nella sua nuova forma, bensì dal 2002 è stato suddiviso in due decanati, quelli di Cirkva e di Vrbovec. Una cosa simile è avvenuta con il decanato di Čazma-Ivanićgrad che alla fine è stato diviso in due decanati, quelli di Čazma e di Ivanićgrad, come era stato deciso in occasione del Sinodo del 1925. Di conseguenza, alla fine sono nati e rimasti 34 decanati suddivisi nei seguenti arcidiaconati:
l’Arcidiaconato cattedrale con 8 decanati, l’Arcidiaconato di Bjelovar-Kalnik con 5 decanati, l’Arcidiaconato di Čazma-Moslavina con 5 decanati - è stato infatti fondato il nuovo Decanato di Dugo Selo che si è aggiunto a quell'arcidiaconato, l’Arcidiaconato di Karlovac-Gorica con 4 decanati, l’Arcidiaconato di Sisak-Gora con 3 decanati, l’Arcidiaconato di Turopolje con 4 decanati, e l’Arcidiaconato di Zagorje con 5 decanati, giacché gli sono aggiunti due decanati in precedenza appartenenti all'Arcidiaconato cattedrale, vale a dire quelli di Zaprešić (Susedgrad) e di Stubica (SVZN, n°. 3/2001, pagg. 107-112).