Beato Graziano da Cattaro
Agostiniano ed eremita, Graziano nacque il 27 novembre 1438 nella piccola località di Mulla (Muo) presso Cattaro (Boka Kotorska, attuale Montenegro), e morì a Venezia il 9 novembre 1508.
Egli fu un santo eucaristico e un modesto frate, che operò in modo particolare per i poveri e i mendicanti. Provenendo da una famiglia di pescatori, diventò marinaio, e durante un suo viaggio sentì parlare un predicatore agostiniano, il beato Simone da Camerino.
In seguito si consacrò a Dio ed entrò in un convento agostiniano nei pressi di Padova. Dopo quindici anni fu trasferito nel convento sull'isola di san Cristoforo, dove egli morì all'età di settant’anni. Il corpo del beato Graziano fu restituito a Mulla 250 anni dopo la sua morte.
Quando si decise per la vita religiosa, non volle occuparsi di libri e diventare sacerdote, bensì vivere come umile frate. Egli nutrì una particolare devozione per Gesù realmente presente nella Santissima Eucaristia. Durante la Santa Messa si immergeva nel mistero eucaristico, si nutriva del corpo di Cristo nella santa Communione, e nel suo tempo libero trascorreva le ore nell'adorazione al Santissimo Sacramento.
I poveri e i mendicanti venivano spesso da lui alla porta del convento ed egli non respingeva mai nessuno. Aveva una parola di consolazione per tutti, e questo per i bisognosi era spesso più importante dei doni materiali.
Egli è stato beatificato nel 1889.
Egli fu un santo eucaristico e un modesto frate, che operò in modo particolare per i poveri e i mendicanti. Provenendo da una famiglia di pescatori, diventò marinaio, e durante un suo viaggio sentì parlare un predicatore agostiniano, il beato Simone da Camerino.
In seguito si consacrò a Dio ed entrò in un convento agostiniano nei pressi di Padova. Dopo quindici anni fu trasferito nel convento sull'isola di san Cristoforo, dove egli morì all'età di settant’anni. Il corpo del beato Graziano fu restituito a Mulla 250 anni dopo la sua morte.
Quando si decise per la vita religiosa, non volle occuparsi di libri e diventare sacerdote, bensì vivere come umile frate. Egli nutrì una particolare devozione per Gesù realmente presente nella Santissima Eucaristia. Durante la Santa Messa si immergeva nel mistero eucaristico, si nutriva del corpo di Cristo nella santa Communione, e nel suo tempo libero trascorreva le ore nell'adorazione al Santissimo Sacramento.
I poveri e i mendicanti venivano spesso da lui alla porta del convento ed egli non respingeva mai nessuno. Aveva una parola di consolazione per tutti, e questo per i bisognosi era spesso più importante dei doni materiali.
Egli è stato beatificato nel 1889.