Beato Ivan Merz
"Laico attivamente impegnato nella testimonianza evangelica". Con queste parole Papa Giovanni Paolo II ha descritto Ivan Merz nella Cattedrale di Zagabria il 10 settembre 1994. Il processo di beatificazione e di canonizzazione di Ivan Merz prese avvio a Zagabria ancora nel 1958 e dal 1986 fu proseguito a Roma.
Cosciente che sarebbe morto giovane, in punto di morte Ivan Merz offrì la propria vita a Dio in sacrificio per la gioventù croata. Quanto questo sacrificio fosse caro e gradito a Dio l’hanno dimostrato gli anni successivi, quando egli diventò un esempio e un ideale di vita cristiana per migliaia di giovani.
Ivan Merz nacque il 16 dicembre 1896 a Banja Luka. Crebbe in una famiglia di tendenza liberale, e il suo orientamento religioso iniziò a manifestarsi verso la fine del liceo ginnasio, grazie all'esemplare professore laico cattolico Ljubomir Maraković. Questi indirizzò Ivan verso i valori morali e religiosi attraverso la letteratura e l'arte. Negli anni della sua maturità, Ivan scrisse di lui: «Un cattolico laico ha salvato la mia anima per l’eternità!».
Durante la sua vita, Ivan Merz scrisse un diario particolarmente interessante ed estremamente istruttivo. Laureatosi a Parigi in letteratura francese, tornò a Zagabria e fu presto assunto come professore di lingua francese e tedesca presso il Liceo classico Arcivescovile.
Egli mostrò un particolare interesse per la liturgia. Come affermò egli stesso, la liturgia è il luogo di incontro con Dio, essa è il vertice della realizzazione artistica. Senza il benché minimo pregiudizio e limitazione, egli accettò la fede della Chiesa nella reale presenza di Cristo nell'Eucarestia, e nel suo diario scrisse: «La santa Comunione è la fonte della vita». Per questo motivo, "sacrificio", "Eucaristia" e "apostolato" divennero le tre parole simbolo della sua azione, ed esse, ancora oggi, sono incise sulla sua tomba. Nella vita di Ivan la Beata Vergine Maria aveva un ruolo ben definito, egli si rivolgeva a lei con preghiere sincere e toccanti.
Ivan Merz diventò la guida morale della gioventù croata, e in pubblico introdusse un nuovo modo di meditare, sentire e giudicare attraverso schemi spirituali. Nel suo lavoro di educazione con i giovani, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, Ivan dedicò una grande attenzione ai problemi morali. Studiò tutto ciò che il magistero della Chiesa, il Papa e i vescovi di tutto il mondo scrivevano e insegnavano a tal proposito.
Aveva una particolare cura a che tra i giovani si creasse una corretta concezione dell'amore, del matrimonio, della purezza e della sessualità.
Ivan Merz morì il 10 maggio 1928. La notizia che Ivan era passato alla vita eterna si diffuse come un lampo per Zagabria, e in seguito in tutta la Croazia.
Egli lasciò dietro di sé una traccia incancellabile della quale testimoniano molti libri, articoli e i nomi con i quali lo chiamavano - Luce sul monte, Eroe di Dio, Fratello eroe, Angelo consolatore, Eroe di Cristo Re, Uomo del Papa, Uomo di Dio - sono solo alcuni tra questi. I suoi resti mortali riposano oggi nella Basilica del Cuore di Gesù in Palmotićeva ulica a Zagabria.
Cosciente che sarebbe morto giovane, in punto di morte Ivan Merz offrì la propria vita a Dio in sacrificio per la gioventù croata. Quanto questo sacrificio fosse caro e gradito a Dio l’hanno dimostrato gli anni successivi, quando egli diventò un esempio e un ideale di vita cristiana per migliaia di giovani.
Ivan Merz nacque il 16 dicembre 1896 a Banja Luka. Crebbe in una famiglia di tendenza liberale, e il suo orientamento religioso iniziò a manifestarsi verso la fine del liceo ginnasio, grazie all'esemplare professore laico cattolico Ljubomir Maraković. Questi indirizzò Ivan verso i valori morali e religiosi attraverso la letteratura e l'arte. Negli anni della sua maturità, Ivan scrisse di lui: «Un cattolico laico ha salvato la mia anima per l’eternità!».
Durante la sua vita, Ivan Merz scrisse un diario particolarmente interessante ed estremamente istruttivo. Laureatosi a Parigi in letteratura francese, tornò a Zagabria e fu presto assunto come professore di lingua francese e tedesca presso il Liceo classico Arcivescovile.
Egli mostrò un particolare interesse per la liturgia. Come affermò egli stesso, la liturgia è il luogo di incontro con Dio, essa è il vertice della realizzazione artistica. Senza il benché minimo pregiudizio e limitazione, egli accettò la fede della Chiesa nella reale presenza di Cristo nell'Eucarestia, e nel suo diario scrisse: «La santa Comunione è la fonte della vita». Per questo motivo, "sacrificio", "Eucaristia" e "apostolato" divennero le tre parole simbolo della sua azione, ed esse, ancora oggi, sono incise sulla sua tomba. Nella vita di Ivan la Beata Vergine Maria aveva un ruolo ben definito, egli si rivolgeva a lei con preghiere sincere e toccanti.
Ivan Merz diventò la guida morale della gioventù croata, e in pubblico introdusse un nuovo modo di meditare, sentire e giudicare attraverso schemi spirituali. Nel suo lavoro di educazione con i giovani, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, Ivan dedicò una grande attenzione ai problemi morali. Studiò tutto ciò che il magistero della Chiesa, il Papa e i vescovi di tutto il mondo scrivevano e insegnavano a tal proposito.
Aveva una particolare cura a che tra i giovani si creasse una corretta concezione dell'amore, del matrimonio, della purezza e della sessualità.
Ivan Merz morì il 10 maggio 1928. La notizia che Ivan era passato alla vita eterna si diffuse come un lampo per Zagabria, e in seguito in tutta la Croazia.
Egli lasciò dietro di sé una traccia incancellabile della quale testimoniano molti libri, articoli e i nomi con i quali lo chiamavano - Luce sul monte, Eroe di Dio, Fratello eroe, Angelo consolatore, Eroe di Cristo Re, Uomo del Papa, Uomo di Dio - sono solo alcuni tra questi. I suoi resti mortali riposano oggi nella Basilica del Cuore di Gesù in Palmotićeva ulica a Zagabria.