Nella cattedrale di Zagabria, l'arcivescovo di Zagabria, cardinal Josip Bozanić, ha presieduto la celebrazione eucaristica di Pasqua, concelebrata dal Nunzio Apostolico presso la Repubblica di Croazia, mons. Alessandro D'Errico, dal cancelliere della Curia Arcivescovile mons. Stjepan Večković, dal moderatore della Curia Arcivescovile mons. Nedjeljko Pintarić, da altri sacerdoti e alla presenza del popolo di Dio ivi accorso.
All'inizio della sua omelia, l'arcivescovo di Zagabria ha detto: «Gesù ha mantenuto la sua promessa: dopo la Passione e la morte, il terzo giorno è risorto dai morti e si è presentato dinanzi ai suoi apostoli nel suo corpo glorioso. Anche noi oggi, riuniti in questa cattedrale, e uniti con milioni di cristiani in tutto il mondo, celebriamo la realizzazione di quella promessa, la più importante nella storia dell'umanità, la celebriamo giacché siamo redenti».
Il cardinal Bozanić ha sottolineato come, in un tempo pieno zeppo di delusioni e di sfiducia, e nel quale le promesse vengono violate con disinvoltura, l'uomo abbia bisogno di qualcuno che non abbia mai deluso e sul quale ci si possa sempre appoggiare, e questo qualcuno è Dio.
«Nella storia dell'umanità e del mondo, non vi è mai stata, e non vi sarà mai, una vittoria più splendida di quella che ha vinto lo stesso Cristo», ha sottolineato il cardinal Bozanić, affermando inoltre che con la risurrezione di Gesù è iniziata una nuova era nella storia dell'umanità.
L'arcivescovo di Zagabria ha invitato i fedeli riuniti ad appoggiarsi a Dio nelle prove della vita, li ha incoraggiati affinché non cadano nella tentazione di tradire i propri valori cristiani che possono aiutare l'uomo e nobilitare la nostra Patria. Nella sua omelia, egli ha posto dinanzi ai fedeli l'esempio del beato Alojzije Stepinac, dicendo che nella sua vita si riassume l'intero insegnamento della Pasqua.
Ufficio Stampa dell'Arcidiocesi di Zagabria
